Intervista alla responsabile di Bologna Nidi.
Abbiamo intervistato per voi la blogger di Bologna Nidi.
Qui di seguito le nostre domande e le sue risposte per raccontare l'esperienza di un giornalismo dedicato ai nidi.
Buona lettura.
Buona lettura.
Come nasce l’idea di aprire un blog di stampo
giornalistico dedicato ai nidi e alle scuole dell’infanzia?
Nasce da una protesta
Quale protesta?
A Bologna stavano chiudendo il nido che frequentavo con le
mie bambine, come altri in città.
E poi?
Poi con altri genitori, con tanti altri genitori e
lavoratori siamo scesi in piazza, più e più volte per protestare contro la
chiusura dei nidi.
Il blog quando nasce?
Da subito. Ho pensato, essendo giornalista, di aprire un
punto d’informazione per raccontare questi servizi tanto preziosi, quanto
sconosciuti. Un posto per mettere in relazione le persone che lo abitano e che
spesso vivono situazioni simili senza saperlo.
Quali sono i temi che trattate con più frequenza?
Raccontiamo di nidi, di scuole d’infanzia, di bambini, di
educazione, di pedagogia … Il tutto con un taglio giornalistico, con uno
sguardo alla politica, all’economia e al mondo delle giurisprudenza. Quello che
preferisco fare da sempre sono le interviste. Interviste a deputati, psicopedagogisti, genitori,
educatori, maestri, spiegando metodi educativi alternativi e tradizionali...
Scrivere per un blog di questo tipo presuppone un lavoro
quotidiano di ricerca di notizie e di immagini. Raccontaci la tua giornata di
lavoro.
Sarebbe noioso! Diciamo che leggo molto, ricerco tanto,
ascolto ancor di più e poi scrivo qualcosa. In tanta ricerca ho avuto la
fortuna di conoscere tantissime persone incredibili. Siamo un paese di grandi
talenti. Ci sono associazioni e persone che s’impegnano e lavorando quotidianamente
per far funzionare le cose anche quando la politica sembra latente.
Siete anche un’associazione. Di cosa vi occupate
principalmente?
Siamo un’associazione e con orgoglio. Il primo nostro compito era e rimane fare informazione
anche con report giornalistici. Dopo l’incontro con la creativa Noemi Bermani,
l’associazione OttoMani e tanti altri creativi bolognesi abbiamo lanciato il
progetto Di Casa In Casa a cui tengo particolarmente.
Di casa in casa: un progetto per i bambini della tua
città pensato con altri professionisti del settore. Puoi raccontarci come è
nato il progetto e come si svolge?
A Bologna se un bambino chiede all’altro: “domani vieni a
giocare a casa mia?” Stai certo che l’invitato tira fuori un’agenda fittissima
d’impegni e spesso non trova un pomeriggio libero. Credo che si esageri e si
riduca troppo la libertà dei bambini. Dicasaincasa propone dei laboratori
creativi da svolgere in casa con gli amici quando si vuole. Un laboratorio ogni
tanto per stare con gli amici e imparare
a lavorare ai ferri, giocare con l’inglese, imparare l’arte, per fare cartoni
animati, fare laboratori con metodo Munati o anche svolgere i compiti per i più
“grandicelli”...
Progetti per il futuro?
A settembre pubblicherò un libro interamente dedicato ai
nidi d’infanzia. Ci ho messo tanto tempo a realizzarlo, tanta passione e ho
girato per mezz’Italia. Ho conosciuto realtà educative splendide e molto
interessanti che descrivo e differenzio.
Perché un libro sui nidi?
L’idea è creare una guida (che non c’è) per i genitori che non sanno bene se
iscrivere, o no, il bambino al nido o per quelli che hanno già scelto di
entrare al nido, ma non sa bene cosa aspettarsi da quest’esperienza. Penso però
che il libro possa essere uno strumento anche per educatori e pedagogisti
curiosi.
Dove si potrà comprare il libro?
Direttamente
sul blog sia in formato e-book che in cartaceo.
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