"...L'ambiente, ecco soluzione educativa e scientifica che Maria Montessori ha dato al bisogno di vita e di lavoro del bambino. Non un ambiente qualsiasi offerto secondo i bisogni dell'adulto o delle necessità, non un ambiente preparato alle buona secondo mode pedagogiche e ritenute di buon senso; un ambiente, invece, che sia provocatore di attività vitali per il bambino in grado di soddisfare le sue necessità di sviluppo... dunque un ambiente che sia scientificamente accurato e rigoroso per far fronte alle domande che salgono dal suo ricco e delicato repertorio psichico, motorio, intellettivo, spirituale. L'ambiente è, dunque, il nucleo centrale dell'educazione montessoriana..." (Un ambiente per la vita - da Vita dell'infanzia n°6 del 2003)
venerdì 24 gennaio 2014
martedì 21 gennaio 2014
domenica 19 gennaio 2014
domenica 12 gennaio 2014
A Parma, perchè no?
Laboratorio del fare
Sabato 25 gennaio 2014 dalle 10 alle 13 Parma
L’incontro
di formazione che proponiamo vuole sollecitare nuovi sguardi e interrogativi sui materiali
di scarto invitando alla misura negli
stili di vita, al rispetto dell’ambiente e alla riduzione dello scarto e al
gioco dei bambini.
L’incontro formativo servirà ai partecipanti per indagare e sperimentare la materia di scarto, per darle nuova vita, nuovo valore, nuove letture: contrapponendo alla cultura dell’acquisto di giochi di produzione la cultura del gioco costruito e inventato dalle mani e dalla mente dei bambini. Nel laboratorio si sperimenterà l’uso dei materiali non in senso speculativo, cioè non per forza per costruire qualcosa ma per giocare all’assemblaggio, un ramo delle possibilità artistiche del gioco. Uno dei possibili modi di interpretare il mondo, di raccontarsi attraverso il modo di scegliere e unire i materiali … un po’ come fanno i bambini e, proprio per il fatto che ci rivolgiamo a chi dei bambini se ne deve occupare, nel laboratorio si sperimenterà la seduzione dei materiali; essi, infatti, toccano le corde sensibili di chi li guarda, li tocca, li annusa, stabilendo un rapporto biunivoco tra soggetto e oggetto. Tutte le scelte umane, eccetto quelle della sopravvivenza, si basano su un rapporto di empatia tra l’uomo e i suoi oggetti. Per questo la vita delle persone è caratterizzata da scelte “creative” in cui il pensiero, la sensibilità, l’impulso e l’istinto concorrono a far scegliere un’azione piuttosto che un'altra, e un oggetto piuttosto che un altro.
L’incontro formativo servirà ai partecipanti per indagare e sperimentare la materia di scarto, per darle nuova vita, nuovo valore, nuove letture: contrapponendo alla cultura dell’acquisto di giochi di produzione la cultura del gioco costruito e inventato dalle mani e dalla mente dei bambini. Nel laboratorio si sperimenterà l’uso dei materiali non in senso speculativo, cioè non per forza per costruire qualcosa ma per giocare all’assemblaggio, un ramo delle possibilità artistiche del gioco. Uno dei possibili modi di interpretare il mondo, di raccontarsi attraverso il modo di scegliere e unire i materiali … un po’ come fanno i bambini e, proprio per il fatto che ci rivolgiamo a chi dei bambini se ne deve occupare, nel laboratorio si sperimenterà la seduzione dei materiali; essi, infatti, toccano le corde sensibili di chi li guarda, li tocca, li annusa, stabilendo un rapporto biunivoco tra soggetto e oggetto. Tutte le scelte umane, eccetto quelle della sopravvivenza, si basano su un rapporto di empatia tra l’uomo e i suoi oggetti. Per questo la vita delle persone è caratterizzata da scelte “creative” in cui il pensiero, la sensibilità, l’impulso e l’istinto concorrono a far scegliere un’azione piuttosto che un'altra, e un oggetto piuttosto che un altro.
L'incontro sarà tenuto dalla dr.ssa Fulvia Rizonico presso la Scuola Club Mary Poppins di Parma.
Per partecipare inviare una richiesta ad
aldafulvia@gmail.com
venerdì 3 gennaio 2014
Montessori: la libera scelta
Ogni attività deve essere scelta liberamente.
Al nido o a scuola occorrono ripiani sistemati ad un altezza che permetta al bambino di vedere e prendere ciò che più lo interessa.
I ripiani non dovranno essere troppo profondi ma dovranno avere la giusta larghezza per contenere un vassoio o una scatola.
Anche le scatole o i vassoi dovranno non dovranno essere troppo grandi e pesanti, ma proporzionati alla forza e alla presa dei bambini.
In un contenitore potranno trovarsi le parti di una attività, esso dovrà contenere tutto l'occorrente per lo svolgersi dell'attività stessa, ad esempio in un vassoio potrà esserci una brocchetta e il bicchiere per il travaso con l'acqua oppure un barattolo con un foro e la una scatolina con i bastoncini da infilare nel foro del barattolo.
L'ordine delle cose è fondamentale.
I bambini scelgono in base ad un loro gusto personale e alle esigenze del momento, pertanto anche i contenitori hanno un ruolo importante nella predisposizione dell'attività, proprio per questo noi consigliamo di utilizzare contenitori di varia natura come cestini, vassoi di legno o scatole fatte a mano e ricoperte con carta "Varese".
foto del Nido Cocchi di Mamma |
giovedì 2 gennaio 2014
La Scuola di Barbiana
"Cara signora, lei non si ricorderà nemmeno il mio nome. Ne ha bocciati tanti. Io invece ho ripensato spesso a lei, ai suoi colleghi, a quell'istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi che respingete.
Ci respingete nei campi e nelle fabbriche e ci dimenticate."
Così inizia il libro "Lettera ad un Professoressa" scritto dai ragazzi della Scuola di Barbiana di Don Milani.
Nella prefazione è scritto" Dobbiamo ringraziare prima di tutto il nostro Priore che ci ha educati, ci ha insegnato le regole dell'arte e ha diretto i lavori."
Il libro che vedete nella foto è un'edizione del 1967 e costava 280 lire forse, perchè il prezzo è sbiadito.
Le idee di Don Milani però non sono affatto sbiadite e ci aiutano a riflettere sulla pedagogia scolastica. Un libro da leggere per non dimenticare.
Iscriviti a:
Post (Atom)