Quando la scuola “Lodesana” di Fidenza incontrò una merceria che stava per chiudere e regalava tutto.A Baganzola, un paesino vicino Parma, marito e moglie proprietari di una merceria, prima di chiudere la loro attività hanno deciso di dare in beneficenza tutte le cose invendute. Alla scuola “Lodesana” sono arrivati per l’occasione scatoloni con stoffe, bottoni e … tre cassettiere per fili della famosa marca di filati Filofort.
Nella scuola noi di Materiali poveri per giochi ricchi abbiamo fatto molti incontri di formazione e abbiamo organizzato insieme alle maestre un bellissimo laboratorio mettendo in pratica le nostre idee pedagogiche in proposito. Tutti i materiali regalati alla scuola dalla coppia di merciai sono stati sistemati con cura nel laboratorio, le stoffe con le stoffe, i bottoni con i bottoni e così via. Ma restavano senza sistemazione le tre cassettiere.
Come possiamo utilizzarle? Ci siamo chieste insieme alla maestra “Palmi” referente della formazione nonché nota bricoler scolastica.
Ad un primo sguardo l’aria antica del legno le rendeva poco adatte ad un uso scolastico di oggi. Ma noi facciamo parte di quelle persone che amano riconoscere il valore delle cose e le cassettiere avevano un grande valore e un potenziale davvero unico, con gli scomparti dentro i cassetti e quelle piccole maniglie di legno che invitano ad aprirli; sono queste le caratteristiche che ci hanno fatto pensare che potevano essere usate dai bambini per un’attività, che se ben organizzata, sarebbe stata molto interessante per loro.
E così è nata l’idea per le cassettiere.
Immaginateci così, come personaggi a fumetti, la maestra Palmi e noi, tutte piccoline di statura, lo sguardo fisso sulle cassettiere, le nostre fronti corrucciate e la nuvoletta con il disegno della lampadina che ci esce dalla testa. Eureka! “Facciamone un minilaboratorio. Facciamolo viaggiante” Mettiamole vicine con i cassetti rivolti verso l’esterno,mettiamole su di una base . Una base con le rotelle”. “E per tenerle insieme?” “ Facciamoci un coperchio che le tenga” “Magari che serva anche come base di appoggio” Noi siamo tornate a Roma e la maestra Palmi si è data da fare. E stata bravissima, ha chiesto aiuto ai genitori e come per magia si è presentato un nonno falegname.
Chiodi, colla e vernice e voilà è nato il minilaboratorio viaggiante. Le foto con i bambini sono state scattate dalla maestra Palmi che ringraziamo vivamente, mentre le altre foto sono nostre.
Il minilaboratorio “viaggia” ogni settimana, di sezione in sezione ed è un angolo di gioco che a volte c’è, a volte non c’è.
Come possiamo utilizzarle? Ci siamo chieste insieme alla maestra “Palmi” referente della formazione nonché nota bricoler scolastica.
Ad un primo sguardo l’aria antica del legno le rendeva poco adatte ad un uso scolastico di oggi. Ma noi facciamo parte di quelle persone che amano riconoscere il valore delle cose e le cassettiere avevano un grande valore e un potenziale davvero unico, con gli scomparti dentro i cassetti e quelle piccole maniglie di legno che invitano ad aprirli; sono queste le caratteristiche che ci hanno fatto pensare che potevano essere usate dai bambini per un’attività, che se ben organizzata, sarebbe stata molto interessante per loro.
E così è nata l’idea per le cassettiere.
Immaginateci così, come personaggi a fumetti, la maestra Palmi e noi, tutte piccoline di statura, lo sguardo fisso sulle cassettiere, le nostre fronti corrucciate e la nuvoletta con il disegno della lampadina che ci esce dalla testa. Eureka! “Facciamone un minilaboratorio. Facciamolo viaggiante” Mettiamole vicine con i cassetti rivolti verso l’esterno,mettiamole su di una base . Una base con le rotelle”. “E per tenerle insieme?” “ Facciamoci un coperchio che le tenga” “Magari che serva anche come base di appoggio” Noi siamo tornate a Roma e la maestra Palmi si è data da fare. E stata bravissima, ha chiesto aiuto ai genitori e come per magia si è presentato un nonno falegname.
Chiodi, colla e vernice e voilà è nato il minilaboratorio viaggiante. Le foto con i bambini sono state scattate dalla maestra Palmi che ringraziamo vivamente, mentre le altre foto sono nostre.
Il minilaboratorio “viaggia” ogni settimana, di sezione in sezione ed è un angolo di gioco che a volte c’è, a volte non c’è.
Potete leggere l’articolo completo sulla rivista Bambini Edizioni Junior, questo è il link www.edizionijunior.com/riviste