sabato 28 maggio 2016

Fare la nanna al nido


Organizzazione della stanza del sonno 



Di solito i bambini sono interessati dalla presenza di altri lettini e di altri bambini che sono attorno a loro, ma oltre a questo, possono essere aiutati ad affrontare il momento del riposo pomeridiano, dai colori tenui e rilassanti del mobilio e delle pareti della stanza.È consigliabile quindi che la stanza dedicata al riposo sia arredata con cura.Solitamente le educatrici preferiscono, proprio per quanto detto sopra, avvalersi anche per i più piccini, di lettini futon o pedane con materassi estraibili  attrezzate con lenzuolini e copertine Queste soluzioni, permettono di utilizzare la stanza anche per altre attività di gioco come per esempio “Il gioco euristico” che necessita di uno spazio libero da altri giochi. I futon saranno riposti in un armadio o impilati in un angolo  mentre le pedane potranno essere organizzate per il sonno solo quando occorre. 

Nel momento in cui la stanza viene utilizzata per il riposo si riposizionano i futon  o si organizzano le pedane. Le educatrici, dopo aver aiutato i bambini a coricarsi, potranno sedersi su un cuscino e avere così un contatto più diretto con bambini. Potranno inoltre accompagnare questo momento con il canto di ninne nanne oppure con la riproduzione di suoni ovattati, che richiamano i ricordi ancestrali di quando il bambino si trovava nel ventre materno e, se ancora non fosse abbastanza per conciliare il sonno, le educatrici potranno, qualora al bambino facesse piacere, effettuare piccoli e delicati massaggi sulle tempie, sulle guance o sulla schiena. Le educatrici si adopereranno per far dormire ogni bambino sempre nello stesso posto e nello stesso lettino. Tutto questo permetterà al bambino di acquistare fiducia e consapevolezza che al nido c’è un posto per lui e solo per lui, dove fare la nanna. 

Le educatrici chiederanno ai genitori del bambino di portare da casa un peluche o un cuscinetto personale che posizioneranno nel lettino del bambino. Mettendo in pratica questi accorgimenti si riuscirà a ricreare, nei limiti di quanto concesso all’ambiente nido, abitudini e consuetudini molto simili a quelle che i bambini vivono nelle proprie case. Solitamente al nido il tempo dedicato al riposino pomeridiano è al massimo di un paio d’ore. Il sonnellino, infatti, permette sia il recupero delle energie consumate durante la prima parte della giornata sia la possibilità di affrontare con allegria le attività pomeridiane, ma anche una crescita cognitivamente equilibrata. Un’ultima considerazione va rivolta alla fase del risveglio, questo momento è molto delicato perché i bambini devono essere richiamati allo stato di veglia con dolcezza. Per questo le educatrici, che sono sempre rimaste nella stanza o al massimo nella prossimità della stessa iniziano a muoversi e far in modo che i suoni dell’ambiente circostante entrino e accompagnino i bambini verso il risveglio. Successivamente potranno chiamare dolcemente i bambini per nome e invitarli ad andare nel bagno per essere cambiati, rivestiti e preparati per la merenda. I bambini potranno, proprio perché non chiusi tra le sbarre del lettino classico, alzarsi da soli e  vivere questo momento con autonomia. L’educatrice sarà vicino ad ogni bambino in questa nuova conquista accompagnandolo verso la conoscenza delle personali e sempre nuove capacità motorie, emotive e relazionali.

Il riposo è una delle tante  attività del nido e l’attenzione che le educatrici devono porre a questo momento porta molti benefici ai bambini, sia per quelli che permangono all’asilo nido fino a sera con orario prolungato, sia per quelli che escono appena risvegliati.Occorre partire proprio dall'arredamento che secondo la pedagogia montessoriana, a cui noi facciamo spesso riferimento, deve essere a misura di bambino.Questo significa più semplicemente che l’ambiente deve essere fruibile dai bambini  in maniera autonoma,  gli arredi devono essere leggeri, alla loro portata e alla loro altezza in modo che ne possano godere senza l'ausilio o l'intervento degli adulti.Per quanto riguarda la zona sonno i lettini dovranno quindi essere bassi, non più alti di 20-25 cm in modo che il bambino possa salire e scendere in autonomia. In questo modo il letto non diventerà soltanto il luogo deputato a fare quella cosa, a volte poco piacevole che i grandi chiamano nanna, ma sarà anche uno spazio privato di gioco, un luogo che li accoglierà quando saranno stanchi e quando autonomamente decideranno di riposarsi. Per i bambini piccoli, l’ambiente in cui dormire deve essere familiare, sicuro e confortevole. I bambini preferiscono spazi piccoli e circoscritti, specialmente nel momento dell’addormentamento.





stanza per dormire 


stanza dei giochi
http://www.spazioarredo.com



stanza dei giochi
http://www.spazioarredo.com

foto - bambina che dorme

asilo vigna clara


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