martedì 29 aprile 2014

I laboratori di Maggio

Buongiorno amici e ben ritrovati. Passate  bene le feste? Noi ne abbiamo approfittato per fare un viaggetto in Sardegna dove abbiamo intenzione di mettere su una bellissima iniziativa di cui vi parleremo molto presto.                               
Ma ora eccoci qua a presentarvi la nostra  nuova proposta formativa  per il mese di maggio. Abbiamo selezionato 6  tra i nostri laboratori per voi, trovate nel post le locandine di ogni laboratorio.
Potete iscrivervi a quelli che più vi interessano, ma solo quelli che riceveranno il maggior numero  di iscrizioni saranno realizzati. Quindi se volete non perdere questa occasione invitate le vostre amiche o le vostre colleghe a partecipare con voi!
Per il momento mettiamo a vostra disposizione tre date, ma se i laboratori scelti saranno di più sarà nostra cura organizzare ulteriori date.
 Lunedì 19 Maggio dalle 17 alle 20, venerdì 23 maggio dalle 17 alle 20 e  Sabato 24 Maggio dalle 10 alle 13   
I laboratori si terranno presso l'Associazione Anghingò+1 in via Appia Nuova 889, Roma.

Per  le  iscrizioni inviate una mail e specificate i laboratori  e la data che preferite




Locandina di "Il giardino dei tesori"

Locandina di "Il gioco euristico"
           

Locandina di "Giochiamo con la musica"
Locandina di "Ducumentare per immagini"
Locandina di "Piccole attività Montessoriane"


domenica 20 aprile 2014

Acqua e sabbia nei giorni di sole

da: il quaderno montessori n°18 - estate 1988

Primavera, estate sono il tempo dell'aria aperta: la paura dei raffreddori diminuisce e ai piccoli sono finalmente concessi il sole, la sabbia e l'acqua.
Portiamoli fuori appena possibile! Lo spazio si dilata, gli adulti si tranquillizzano e intervengono meno... Certo, i bambini un po' si sporcano e si bagnano, ma almeno nella bella stagione lasciamoli giocare così!

Giochi all'aperto nella Scuola per l'infanzia "M.Fasolo" Firenze - foto 1

Osserviamo lo spazio che i piccoli si creano, il loro "discorrere" con la sabbia, la concentrazione nel riempire e nel vuotare, così significativi per le sensazioni e per il pensiero nascente del bambino, nella ripetitività del gesto, assurda per noi, eppure strumento essenziale per capire, per imparare.
(Nido di Caronno P.., Varese)

Giochi all'aperto nella Scuola per l'infanzia "M.Fasolo" Firenze - foto 2


I piccoli si mettono a volte accanto a un compagno, ma non è ancora quel giocare insieme che si osserva appena due o tre anni dopo. Non bisogna forzarli in questo: ogni tempo ha le sue regole, il suo significato e conta sopratutto ciò che emerge dall'interno della persona.

Giochi all'aperto nella Scuola per l'infanzia "M.Fasolo" Firenze - foto 3

Il piacere di toccare, di travasare continua a lungo negli anni, solo che via via cambiano le modalità di incontro reciproco, di dialogo. (Giochi all'aperto nella Scuola per l'infanzia "M.Fasolo" Firenze)

Giochi all'aperto nella Scuola per l'infanzia "M.Fasolo" Firenze - foto 4

L'organizzazione dello spazio esterno va articolata in angoli raccolti e delimitati come quello interno: questo criterio favorisce la formazione di piccoli gruppi e permette anche al singolo bambino di agire da solo, se lo desidera. (Scuola per l'infanzia "M.Fasolo")

Lavare in giardino, Nido Caronno P. - Varese  - Foto 1

Basta creare le condizioni per altre esperienze e i bambini vi aderiscono subito, se trovano in esse le risposte di cui hanno bisogno. E' importante che anche all'esterno non si ammassino tutti in un punto rischiando il conflitto, ma che possano scegliere. In tal modo vivranno lo spazio e le novità - tra dentro e fuori - con tranquillità e con maggior piacere. (Lavare in giardino, Nido Caronno P. - Varese)

Lavare in giardino, Nido Caronno P. - Varese  - Foto 2

E chi non ha un giardino? Basta il terrazzino con una vaschetta in legno o in zinco, un po' di sabbia fine, qualche recipiente (uno o due) e una palettina. 
L'esperienza affina il gesto e la mente, fin dal primo anno di vita. (Archivio G.Honegger)













sabato 5 aprile 2014

Gli oggetti del cestino dei tesori


Gli oggetti contenuti nel Cestino dei Tesori  non sono definibili come “giocattoli”. 

Da Wikipedia: Il cesto dei tesori è una tecnica ludica, sperimentata oltre trent'anni fa da Elinor Goldschmied, una psicopedagogista britannica e rivolto ai bambini di età compresa fra i 6 e i 10 mesi. In questo periodo, infatti, il livello di maturazione neuro-muscolare consente al bambino di mantenersi in posizione seduta senza sbilanciarsi; è inoltre in questo periodo che si sviluppa e si affina la prensione manuale che consente di afferrare oggetti di piccole dimensioni. Sarà solo dai 12 mesi che, generalmente, il bambino potrà muoversi velocemente in autonomia anche camminando; in questo senso, essendo ancora limitata la possibilità di raggiungere materialmente i moltissimi oggetti che vede nell'ambiente intorno a sé, un'attività da svolgere seduto risulta efficace per appagare la sua curiosità verso gli oggetti.
Il cesto dei tesori consiste in un cesto di vimini o altro materiale naturale di circa 35 cm di diametro e circa 12 cm di altezza riempito con circa 60/100 oggetti vari che hanno la caratteristica di essere "non strutturati", sono cioè oggetti molto semplici fatti esclusivamente con materiali naturali: legno, metallo, gomma, carta, tessuto, pelle, pelo, cartone, corno ecc. Nella versione originale, sono banditi gli oggetti di plastica e qualunque oggetto di altro materiale sintetico.
Ai bambini, seduti di fronte al cesto viene lasciata massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono, gli oggetti vengono afferrati, toccati, passati da una mano all'altra e portati alla bocca; esaurita l'esplorazione di un certo oggetto, il bambino ne sceglierà un altro. Il ruolo dell'adulto in questo gioco è quello del mero osservatore, la sua presenza ha lo scopo di garantire serenità senza intervenire.
Durante il gioco col cesto dei tesori i bambini dimostrano una grande capacità di concentrazione, il gioco riesce a coinvolgerli per intervalli di tempo che, considerata l'età, sono sorprendenti."

Direttamente da uno dei nostri laboratori di formazione vi 
 proponiamo oggi una  "scheda  promemoria" con alcuni  oggetti che possono essere messi a dsposizione dei bambini nel Cestino dei Tesori. 



Contenuto del cestino dei tesori - Foto 1

Contenuto del cestino dei tesori - Foto 2

Gli adulti sanno bene quali sono gli oggetti preferiti dai bambini: pentole, scatole, chiavi ecc. ma c’è una certa riluttanza a dare ai piccoli questo tipo di oggetti. Per superare questa riluttanza occorre sapere che questo genere di attività deve essere seguita dall’adulto in tutte le sue fasi,  non si deve assolutamente lasciare da solo il bambino mentre gioca con  gli oggetti contenuti nel cestino.  
 I bambini devono sentire che l’adulto è  li, interessato a permettere quell’esperienza così nuova per loro.  E che solo così, con una presenza attenta e premurosa, ma non interventista dell’adulto, cioè che non sollecita, che non propone un oggetto piuttosto che un altro,  che si può accompagnare il bambino  verso esperienze nuove e opportunità di scelta.
In questa  attività si mette in atto  l’apprendimento  euristico, cioè la possibilità del bambino di scoprire le cose per se stesso. I bambini vogliono esplorare e scoprire  gli oggetti e poi desiderano sperimentare come  si comportano  in relazione ad altri oggetti di diversa natura...
Vi ricordiamo che per ulteriori informazioni sui nostri laboratori potete contattarci inviando una mail.

aldafulvia@gmail.com