lunedì 27 luglio 2015

La sabbia e gli adulti...

Non smetto mai di guardare i bambini, fanno parte di noi... della nostra vita...
Quello dei bambini è un mondo fantastico e meraviglioso da guardare per vedere la magia e la fantasia che solo un bambino è in grado d'offrire.
L'osservazione  dei bambini nasce per me in un tempo molto lontano, quando studiavo e facevo tirocinio nelle "Case dei bambini", lì nelle aule della scuola Montessori di Monte Antenne a Roma ho imparato come osservare il "fare" dei bambini. 
Gli insegnanti mi dicevano: "devi diventare invisibile, trasparente per poter cogliere i perché delle azioni, dei gesti e delle emozioni, che ci sono dietro ai comportamenti che muovono un bambino".
Una osservazione attenta è alla base della pedagogia scientifica di Maria Montessori, concetto sottolineato  anche all'ultimo convegno Montessori, che si è tenuto a Roma, da Grazia Honegger Fresco. Lei ha suggerito e consigliato alle giovani laureate un lungo periodo di osservazione in una struttura montessoriana, per cogliere i tempi dei bambini, per scoprire quale sia la motivazione interiore che spinge il bambino a compiere una determinata azione. Tutto il metodo Montessori nasce dal lungo periodo di osservazione che ha fatto Maria Montessori sui bambini. E' da questa attenta osservazione che nasce il ruolo dell'adulto, presente ma non interventista, attento a sostenere i bambini con la presenza e con lo sguardo.
L'estate al mare sulla spiaggia, mi capita spesso, di guardare i bambini che giocano con la sabbia.
Ma nell'ultimo periodo ho iniziato  ad osservare anche gli adulti che a volte si mettono a giocare con loro sulla spiaggia.  
L'aiuto dell'adulto è un intervento che cerca di ridurre i tempi e ha che uno scopo legato ad prodotto finale bello da vedere.
Ho visto padri molti soddisfatti nel costruire sculture con la sabbia. 



Ma queste realizzazioni non sono corrispondenti ai bisogni di autorealizzazione della formazione interna del bambino che durante le quali diventa, suo malgrado, uno spettatore delle abilità e della bravura dell'adulto.

                            


Nella mia osservazione ho trovato interessante anche l'intervento delle mamme che spesso scelgono di difendere "l'opera" del marito..."Matteoooo, stai attentoooo, stai rompendo il bellissimo castello che papà ha costruito per te!".






Quindi in conclusione giochiamo insieme con i bambini con la sabbia e l'acqua del mare, ma lasciamo fare a loro il progetto, sosteniamoli e interveniamo solo marginalmente adattandoci ai  loro tempi e modi. Non suggeriamo soluzioni, facciamo in modo che siano loro a trovarle e a sperimentarle anche se già sappiamo che probabilmente è una decisione destinata a fallire. Ma sono proprio in questi momenti che i bambini imparano a superare le difficoltà e trovare alternative valide avendo vicino un adulto presente, attento ma non invadente. 
Interessante è la visione che ha della sabbia Ute Strubb laborat-ora.blogspot.it/2014/06/una-pentola-di-sabbia.html




E allora via tutti al mare a giocare con acqua e sabbia, e se avete delle belle foto che volete condividere con noi saremo liete di pubblicarle.


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