mercoledì 29 aprile 2015

Esplorare - Toccare - Verificare...

Ai bambini piace esplorare, toccare, verificare… la conoscenza del mondo avviene anche per mezzo delle attività sensoriali  e della possibilità di creare con le proprie mani.
Il nostro Laboratorio del fare è un luogo di scoperta e di ricerca per esercitare tutti i sensi e in particolare modo il tatto e le possibili combinazioni degli elementi .
Come sempre i nostri riferimenti teorici sono grandi pedagogisti e grandi pensatori. Spesso ci capita di andare indietro nel tempo e di trovare, nelle donne e negli uomini del novecento, gli embrioni dei pensieri pedagogici attuali. Basti citare la Pedagogia Scientifica di Maria Montessori nata appunto nei primi anni del ‘900.
Ci troviamo spesso, quindi, a recuperare le idee e le teorie pedagogiche di un epoca molto fruttuosa dal punto di vista delle innovazioni . Un vero e proprio paniere di pensieri che ha segnato le successive scoperte e  i successivi studi in merito all’idea di bambino, alle sue potenzialità e alle sue capacità. Proprio in quest’ottica siamo andate a ritroso nella ricerca storica e abbiamo trovato l’interessante Manifesto del TATTILISMO lanciato a Parigi nel 1921  da   Marinetti che non si è occupato propriamente di infanzia ma del fatto che la materia possa dare sensazioni ed emozioni al genere umano.
Marinetti creò una prima scala educativa del tatto, che è nello stesso tempo anche una scala di valori tattili.
In un lungo elenco, che non pubblichiamo tutto, divide in categorie le diverse sensazioni tattili,  evidenziando le qualità degli elementi e affiancandoli ad una sensazione.

Carta vetrata, carta argentata …. astratto, freddo..
Seta liscia, crespo di seta …. tatto senza calore …
Velluto, lana, crespo di seta-lana … eccitante, tiepido, nostalgico.
Seta intrecciata, stoffa spugnosa … quasi irritante, caldo.
Pelle scamosciata … morbido, caldo.
Ferro ruvido, spazzola leggera, peluche … spiritoso, affettuoso.

L’elenco, come abbiamo detto prima, e molto più lungo ed elaborato. Noi ci siamo limitate a evidenziare il concetto che Marinetti esprime: le sensazioni tattili sono una buona base per iniziare la conoscenza del mondo e per provare percezioni diverse.
L’artista creò, proprio grazie al variegato elenco di valori tattili, delle TAVOLE TATTILI  che descrive lui stesso con queste parole:
“Queste tavole tattili hanno delle disposizioni di valori tattili che permettono alle mani di vagare su di esse seguendo tracce colorate e realizzando così uno svolgersi di sensazioni suggestive, il cui ritmo a volta a volta languido, cadenzato o tumultuoso, è regolato da indicazioni precise”

Materiali: esplorare, toccare, verificareNel “Manifesto del tattilismo”  propone anche un’educazione al tatto su materiali diversi con esercitazioni adatte a questo scopo. Il tempo è passato e molte delle idee di Marinetti sono diventate proposte didattiche ed educative. Che cosa affascinante! 
Nei nostri Laboratori del fare abbiamo inserito una grande quantità di materiali suddivisi per specie contenuti in cestini o scatole e disposti in bell’ordine su mensole e scaffali. Per chi vi entra e si pone al lavoro utilizzando i materiali, il desiderio di toccare, annusare sperimentare e assemblare è ampiamente soddisfatto e alla fine del lavoro ci sente appagati e si ha la sensazione di aver recuperato energie. 
E’ importante che le insegnanti e le educatrici comprendano lo scopo e il pensiero che accompagna questo tipo di proposta educativa. Non si tratta di organizzare una attività di tipo artistico ma di permettere un percorso introspettivo e di ricerca tattile che possa convivere con la giornata a scuola o al nido. Per far questo e per permettere che sia presentato e utilizzato dai  bambini nella giusta dimensione è bene frequentare uno dei nostri corsi e provare a “mettersi in gioco”, solo così sarà possibile entrare in empatia con il fare dei bambini all’interno di uno spazio laboratorio così pensato.
Le foto che pubblichiamo oggi sono relative all’incontro di formazione avvenuto nel LABORATORIO che abbiamo allestito nella Scuola Munari di Parma il 18 aprile 2015.

Si ringraziano le insegnanti per aver partecipato con entusiasmo e consapevolezza.


Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare


Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare

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Materiali: esplorare, toccare, verificare

Materiali: esplorare, toccare, verificare

Arrivederci al prossimo laboratorio.

domenica 5 aprile 2015

La meditazione nelle scuole

meditazione - meditazione a scuola

Da molti anni pratico meditazione e quando insegnavo nella scuola dell'infanzia ho potuto sperimentare varie tecniche di ascolto e di meditazione con i bambini. Ho notato come queste producessero nei bambini una capacità maggiore di attenzione, di tranquillità, di calma e come  in classe si creasse un piacevole clima di cooperazione e di rispetto. 
Ultimamente in tante scuole romane, in moltissime città italiane ed in tantissimi paesi del mondo ci sono state molte esperienze di meditazione attraverso il progetto "Inner peace day" (www.innerpeaceday.org). E' un progetto attraverso il quale un gruppo di operatori, gratuitamente, permette in quattro incontri di sperimentare ed insegnare ai bambini tecniche di meditazione che favoriscono la pace e la tranquillità interiore, il superamento delle paure e delle insicurezze, la percezione della libertà dai pensieri.


Alcune insegnanti di scuola dell'infanzia, che hanno voluto sperimentare la meditazione, dopo un incontro nel quale la meditazione si era focalizzata maggiormente sul centro sottile che fornisce energia e qualità alla voce e alle modalità di comunicazione, evidenziando l’efficacia di un tono di voce basso e calmo, parole amorevoli, che diano sostegno e fiducia al bambino... mi hanno raccontato che hanno provato,  in classe con i bambini, a parlare a voce bassa, dolce ecc...  e con grande stupore hanno constatato che funziona. Eh si, magicamente il clima in classe è cambiato, i bambini si sono tranquillizzati tutto è stato più fluido e sereno. 

meditazione - meditazione a scuola

Attraverso la meditazione noi adulti possiamo più facilmente, per esempio, lavorare sul nostro tono e timbro di voce o sulle parole con le quali ci rivolgiamo ai bambini. Ci verrà più facile e spontaneo sostenerli piuttosto che punirli. Saremo più calme, ci muoveremo più tranquillamente e questo nostro modo di essere si trasmetterà ai bambini perché i bambini imitano l'adulto, lo copiano, assorbono dall'adulto, siamo il loro modello e punto di arrivo.  
Trovo che per noi è molto bello  poter trovare rinforzo al nostro modo di essere insegnanti nella pratica dello yoga. Maria Montessori ha riconosciuto nel bambino queste qualità profonde, ha visto la parte spirituale del bambino, ha riconosciuto il suo ordine interiore e quindi il suo bisogno di ordine esteriore e attraverso questa pratica meditativa di Sahja Yoga noi riusciamo ad entrare maggiormente in sintonia con i bisogni interiori nostri e dei bambini.

Qui di seguito due servizi uno di RAI 2 e l'altro di Rai news24 con le impressioni dei bambini e delle insegnanti di due scuole romane che hanno aderito al progetto.