“Persone da zero a tre anni” di Elinor Goldschmied- Sonia Jackson
Edizioni Junior
Apriamo oggi nel nostro blog una nuova rubrica dal titolo:
MaTeRiaLi Di STuDio
Il cestino dei tesori
di
Elinor Goldschmied.
Elinor Goldschmied.
Nelle
proposte della Goldschmied c’è la
fiducia nelle capacità del bambino e questo soprattutto si manifesta nella scelta e nella ricerca di
ciò di cui il bambino ha bisogno nei vari periodi della sua crescita. Siamo
tutti consapevoli, genitori e insegnanti in particolare, che il bambino ha un reale interesse per tutto ciò che
rappresenta il mondo della comunità alla quale appartiene e al mondo in genere,
soprattutto quello naturale.
A questo proposito per il Cestino dei Tesori la Goldschmied
elenca ben 101 oggetti di uso quotidiano da proporre ai bambini che ancora non
gattonano ne tantomeno camminano, I materiali, la metodologia, la teoria che sostengono questa importante proposta
di attività per il nido è pedagogicamente molto interessante e parer
mio nessun genitore e nessuna struttura che si occupa di bambini piccoli nido dovrebbe ignorarla.
La Goldschmied nel
capitolo del suo libro riguardante il cestino dei tesori, con linguaggio semplice ci
invita a riflettere sulla reazione di insoddisfazione dei bambini che hanno da
poco imparato a stare seduti; i giochi limitati
e poco interessanti che di solito vengono loro proposti possono essere
la causa di questa insoddisfazione. La capacità di concentrazione che si attiva
invece durante l’esplorazione degli
oggetti contenuti nel cestino è invece
molto alta. L’attenzione può durare un’ora e più. Gli oggetti contenuti in esso
non sono definibili come “giocattoli”. Gli adulti sanno bene quali sono gli
oggetti preferiti dai bambini: pentole, scatole, chiavi ecc. ma c’è una certa
riluttanza a dare ai piccoli questo tipo di oggetti. Per superare questa
riluttanza occorre sapere che questo genere di attività deve essere seguita
dall’adulto in tutte le sue fasi, non si deve assolutamente lasciare da solo il bambino mentre gioca con gli oggetti contenuti nel cestino. I
bambini devono sentire che l’adulto è
li, interessato a permettere quell’esperienza così nuova per loro. E che solo così, con una presenza attenta e premurosa, ma non
interventista dell’adulto, cioè che non sollecita, che non propone un oggetto piuttosto che un altro, che si può accompagnare il bambino verso esperienze nuove e opportunità di
scelta.
In questa attività si mette in atto l’apprendimento euristico, cioè la possibilità del bambino di scoprire le cose per se stesso. I bambini vogliono esplorare e scoprire gli oggetti e poi desiderano sperimentare come
si comportano in relazione ad altri oggetti di diversa
natura. La scientificità di questa ricerca è una procedura attenta e
appassionata, che andrebbe ulteriormente approfondita. Ma limitandoci
all’osservazione dell’azione si scopre che i bambini hanno bisogno di avere il
tempo di osservare e manipolare ogni tipo di oggetto messo loro a disposizione.
Nel cestino dei tesori, che dovrà essere rotondo senza manici e non più alto di 14 cm, ci dovranno essere tanti oggetti ma uno per ogni specie cioè, dei pezzi unici.
Ne elenco alcuni che ritengo indispensabili per costruire un buon cestino: pigna conchiglia sasso di fiume, spugna naturale, noce di cocco, gomitolo di lana, stoffa di cotone, sottopentola di paglia, pennello da barba, pettine di legno, spazzola con setole naturali, portauova di legno, mollette da bucato di legno, anello per tende, cucchiai, mazzo di chiavi, catenelle, frusta da cucina, pentolino, scatola di legno, coperchi di metallo di varia misura, grattugia, formine dei biscotti, tappo da vasca con catenella, piumino per cipria, tubo di gomma, palla da tennis portafoglio con chiusura lampo, sacchetti cuciti con erbe aromatiche, calzascarpe di osso.
Ora per dare immagini alle parole scritte vediamoci questo filmato dove possiamo notare in fondo alla stanza la dott.ssa Goldschmied che è seduta su una poltrona e segue l'evolversi del gioco.Ne elenco alcuni che ritengo indispensabili per costruire un buon cestino: pigna conchiglia sasso di fiume, spugna naturale, noce di cocco, gomitolo di lana, stoffa di cotone, sottopentola di paglia, pennello da barba, pettine di legno, spazzola con setole naturali, portauova di legno, mollette da bucato di legno, anello per tende, cucchiai, mazzo di chiavi, catenelle, frusta da cucina, pentolino, scatola di legno, coperchi di metallo di varia misura, grattugia, formine dei biscotti, tappo da vasca con catenella, piumino per cipria, tubo di gomma, palla da tennis portafoglio con chiusura lampo, sacchetti cuciti con erbe aromatiche, calzascarpe di osso.
Buona visione
da
Materiali poveri per giochi ricchi
Materiali poveri per giochi ricchi
Il testo è preso dall'articolo "Il cestino, la sacca e lo scaffale" di Fulvia Rizonico
"Bambini" febbraio 2013
Edizioni Junior
Ciao Alda, complimenti per il lavoro che svolgi insieme alla tua collega, semplicemente meraviglioso ...ho visitato il blog durato all'infinito. ciao spero di poter partecipare ad un vostro corso o vedere i vostri capolavori, a presto Daniela.
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